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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), VI, 27
 
originale
 
27. Et alacri statim nisu lorum quo fueram destinatus abrumpo meque quadripedi cursu proripio. Nec tamen astutulae anus milvinos oculos effugere potui. Nam ubi me conspexit absolutum, capta super sexum et aetatem audacia lorum prehendit ac me deducere ac revocare contendit. Nec tamen ego, memor exitiabilis propositi latronum, pietate ulla commoveor, sed incussis in eam posteriorum pedum calcibus protinus adplodo terrae. At illa quamvis humi prostrata loro tamen tenaciter inhaerebat, ut me procurrentem aliquantisper tractu sui sequeretur. Et occipit statim clamosis ululatibus auxilium validioris manus implorare. Sed frustra fletibus cassum tumultum commovebat, quippe cum nullus adforet qui suppetias ei ferre posset nisi sola illa virgo captiva, quae vocis excitu procurrens videt hercules memorandi spectaculi scaenam, non tauro sed asino dependentem Dircen aniculam, sumptaque constantia virili facinus audet pulcherrimum. Extorto etenim loro manibus eius me placidis gannitibus ab impetu revocatum naviter inscendit et sic ad cursum rursum incitat.
 
traduzione
 
E l? per l? con un forte strattone spezzai la fune con cui ero stato legato e con tutto lo slancio delle mie quattro zampe feci per battermela. Ma non potetti sfuggire a quella vecchia furbastra e ai suoi occhi di sparviero. Infatti, appena s'accorse ch'io m'ero liberato, con un coraggio superiore alla sua et? e al suo sesso, quella mi afferr? per la cavezza e cerc? di tenermi, di tirarmi indietro. Ma io, ricordando le intenzioni assassine dei banditi non ebbi alcuna piet? e sferrandole una doppietta di calci coi posteriori, immediatamente la stesi. Quella, per?, bench? a terra, non moll? la presa tanto che io me la trascinai dietro nella corsa per un buon tratto, finch? non cominci? a lanciare certi urlacci e a chiedere l'aiuto di chi, pi? forte di lei, potesse darle una mano. Ma le sue grida per?, si persero nel nulla perch? soccorso non ne poteva venire in quanto non c'era anima viva l? intorno tranne che la fanciulla prigioniera la quale, infatti, a quel baccano, venne fuori e vide una scena veramente memorabile: una Dirce stagionata attaccata non a un toro ma a un asino. Ma ecco che quella giovane arrischi? un'impresa bellissima, degna del coraggio di un uomo: strapp? le briglie dalle mani della vecchia, plac? il mio impeto con parole carezzevoli, poi con un balzo mi salt? in groppa e via mi lanci? nuovamente al galoppo.
 

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